Luminarie di Kobe

Kobe dista da Kyoto appena un'oretta e mezzo ma, dopo tre mesi in Giappone, non ci avevo ancora messo piede. Eppure mi ispirava questa città, già dal nome che ha dei kanji carini  > 神戸
L'occasione per andarci si è presentata proprio a inizio dicembre, con l'allestimento delle famosissime Luminarie. Ne avevo sempre sentito parlare ma non avevo nessunissima idea del perché venissero fatte. 

La cosa che salta subito all'occhio è la somiglianza sorprendente con le luminarie del Sud Italia, in primis quelle bellissime di Monopoli (BA). 




Nelle regioni meridionali, ma soprattutto in Puglia, è tradizione addobbare la città per la festa del Santo Patrono e illuminarla con queste costruzioni di luci pazzesche. 


Laterza, (TA)




Festa di Santa Domenica a Scorrano, (LE)


L'origine religiosa sembrerebbe risalire all'usanza di accendere un lumino fuori dalla finestra dei miracolati, guariti da peste e altre malattie in seguito a un intervento divino.

Quindi immaginate lo stupore nel vedere quelle di Kobe, in tutto e per tutto identiche, quando non possono chiaramente avere la stessa origine.  Per fortuna Wikipedia ha sempre la risposta a tutto e il mio scervellarsi è durato poco.

Le Luminarie di Kobe (神戸ルミナリエ)  sono nate in seguito al terribile terremoto che nel 1995 colpì la provincia causando 6.000 morti. In molti rimasero senza luce e l'idea di illuminare quasi "a festa" la città sembrò il simbolo ideale di reazione e speranza. 
Le prime luci, quelle del 1995, furono donate dal Governo Italiano e adesso capiamo bene la somiglianza netta con quelle del nostro Meridione.

L'installazione attirò così tanta gente (e altrettante offerte per ricostruire ciò che era stato danneggiato), che fu deciso di renderlo un evento fisso annuale, sempre nelle prime due settimane di dicembre.
Tutt'ora curato da un'associazione cittadina di volontari e prodotto dall'imprenditore italiano Valerio Festi e Hirokazu Imaoka, le Luminarie attirano dai 3 ai 5 milioni di visitatori ogni anno.










Queste immagini risalgono al 2015 e mi dispiace che di non averne altre, ma ricordo che avevo il telefono scarichissimo e c'era così tanta gente che non riuscivo neanche a fermarmi e a far delle foto decenti. Pioveva pure, così per aggiungerne un'altra.


Vi lascio con una foto che è stata selezionata da Instagram.
Meglio di così non si poteva proprio fare : foto qui

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