Van Gogh Alive: figata multimediale

Appena saputo dell'esistenza della mostra ho pensato "MI CI FIONDO" e si può dire che così è stato.

Mossa da un impeto irresistibile che mi ha fatto anche ignorare con nonchalance altre persone con cui avevo mezzo fissato per andare a vederla insieme, martedì mattina sono andata decisa lì dove volevo andare. Avevo meno di un'ora disponibile + fame + no ombrello e nuovoloni all'orizzonte = dovevo muovermi!
Convinta che il posto fosse sì vicino Ponte Vecchio, ma dalla parte dell'Oltrarno, ho dovuto poi invertire la rotta e, a passo di marcia, dirigermi verso Por Santa Maria . Da lì, girando sulla prima a destra, si entra in questa piazzettina (che mai prima di martedì avevo notato, sinceramente) dominata da una bella chiesa romanica ormai sconsacrata.



Ed è proprio qui dentro che hanno deciso di allestire una mostra su Van Gogh.
Fin qui niente di particolare, non fosse che per mettere in scena la mostra hanno utilizzato la tecnologia Sensory4, un sistema che usa 40 proiettori e diversi canali di grafica accompagnati da Surround Sound stile cinema.
In parole povere: vi ritroverete immersi a 360 gradi in un'esperienza che coinvolge udito e vista in maniera innovativa ed emozionante, devo dire.
Che io poi mi sia commossa a leggere le frasi che scorrevano proiettate assieme ai video, questo è un altro discorso.
Mi sono stupita della semplicità e dell'acutezza, al tempo stesso, dei pensieri e osservazioni fatte da Van  Gogh. Secondo il mio modesto parere, questa persona aveva capito la chiave del viver bene facendo ciò che si ama, con semplicità e costanza. Poi dal capirlo all'attuarlo, vabbè...




La location (come già accennato) è una chiesa che, nel corso della sua storia, è stata un pò sfigatella tra alluvione del '66 e attentato di via dei georgofili (1993) che le causò non pochi danni. Ma già qualche decennio prima era stata destituita dal ruolo di chiesa a causa dello spopolamento del centro storico, assolvendo invece la funzione di auditorium per la musica. Funzione che a tutt'oggi svolge.

Ho trovato molto azzeccata la collocazione della mostra in uno spazio del genere che non poteva che rendere il tutto ancor più suggestivo. 





Io, frastornata dal ritrovarmi in mezzo a questi impulsi visivi così d'impatto, mi son messa a sedere in prossimità dell'altare...un punto perfetto per vedere il più possibile senza dover vorticare su se' stessi. 
Ho fatto qualche foto e video breve qua e là, ma volevo evitare di guardarmi la mostra attraverso lo schermo del telefono quindi mi son limitata a qualche scatto veloce e, riconosco, neanche così significativo rispetto alla potenza del reale. 

Godetevela con i vostri sensi.



"Why, I ask myself, should the shining dots of the sky not be as accessible as the black dots on the map of France" 

il faccione d'artista 




Cherry Blossoms <3 

The artist's portraits




Ah, prima di entrare nella chiesa vera e propria c'è una sorta di anticamera con qualche informazione riguardo la vita di Van Gogh e quella dei suoi quadri più famosi, legati a qualche periodo particolare del pittore. 
Carino l'angolo con appese le foto di famiglia. 
Il resto fate voi, leggere o non leggere, il clou viene dopo tanto. 






Info varie

Prezzo del biglietto = 12 euro (10 € se studenti, under 18, over 65 o disabili) che, capisco l'impianto sia una novità, costi ecc. ma mi pare un pò troppo...diciamo che ne bastavano 7, di euro. 

Orari : ganzi perchè nel weekend è aperta fino alle 23, venerdì e sabato, e fino alle 21 la domenica. Gli altri giorni chiude alle 19.30 e la mattina apre sempre alle 10.00.







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