Breve soggiorno in Croazia

Quest'estate avevo inizialmente deciso di non fare vacanze particolari, sia per dedicarmi maggiormente allo studio in vista dei cinquanta esami a settembre, sia per risparmiare soldi per piú proficui viaggi invernali e primaverili.

 Alla fine ci è scappata una settimana in Croazia.

 La destinazione prescelta era Novalja, isola di Pag; un'Ibiza adriatica per giovani alternativi. E di gggiovani ce ne erano vai, tutti alle prese con il loro viaggio premio per essersi maturati (?), classe '95. Un traghetto pieno ce n'era e sentirsi vecchia alla giovane età di 21 anni può succedere sí, ve lo assicuro. Tra l'altro era il mio primo viaggio "lungo" in nave, dal tramonto all'alba (che è anche il titolo di un folle film di Tarantino, con tanto di George Clooney, che vi consiglio di vedere) ed è stato di per sé già abbastanza traumatico: caldo infernale per entrare, freddo glaciale all'interno, bar senza cibo e crampi allo stomaco in piena notte. Chiuso occhi giusto un'oretta e mezzo su delle poltrone scomode che era meglio sdraiarsi in terra. Ho visto un tizio buttarsi sul pavimento nudo e dormire meglio di me. Almeno la vista all'arrivo era niente male.
 Da Zara, spostamento verso questa benedetta Novalja: un'ora e mezzo di paesaggio totalmente brullo e sprazzi di mare così piatto da sembrar finto. Quello che è accaduto da qui ai due giorni seguenti fa parte della cartella "Personale" e non lo sto certo a scrivere; basti sapere che il mio livello di tolleranza non reggevo più né le mie compagne di viaggio, né l'ambiente circostante. Il risultato è stato che alle 9 del lunedi mattina avevo già preso la mia valigia -mai sfatta del tutto- ed ero già fuori dall'appartamento, in ripartenza o, per meglio dire, IN FUGA.
 Come già detto, in questa sede non scrivo anche dei miei rapporti personali, ma una piccola review sul posto la posso fare: Arrivo in agenzia per prender la casa ore 8.00. L'appartamento non è pronto fino alle 14.00, dicono. Chiediamo di poter lasciar i bagagli lì, come normale, per poterci fare un giro intanto (anche perché abbiamo tutti fame e lì siamo in mezzo al nulla totale) ma NO, c'è un mega cartello che dice di lasciare le valigie FUORI in strada, che dentro non le vogliono. Benissimo, valigie lasciate alla ventura. Primo giramento di coglioni. Camminatina verso il centro città; noto che TUTTI i bar e locali hanno la stessa mobilia: poltrone marroni di vimini e tavolini identici. Si son messi tutti d'accordo e hanno acquistato uno stock conveniente? Hanno lo stesso proprietario? Bah, fatto sta che non mi è piaciuta per nulla come impressione. Ovunque bancomat e uffici di cambio Euro-Kuna croata (rapporto 1-7) in cui effettivamente conviene cambiare più che in Italia. A proposito, dall' Italia proviene il 90% della gente che si trova lì, il resto tutti tedeschi e croati a loro volta in vacanza. L'inglese lo parlano poco e nulla e fate prima a parlare direttamente italiano. Presenza di autobus per le spiaggie più 'in' della zona; prima fra tutte Zrcé, dove si ammassano le discoteche all'aperto. Dotata di simpatico parcheggio a pagamento, la spiaggia di per sé non è niente di particolare, ma anzi; un acciottolame grigiastro con due ombrelloni stile hawaiiano spennacchiati.. almeno l'acqua è bella. Ma è ciò che la circonda ad essere la vera meta dell'intera vacanza! Locale dopo locale, un susseguirsi senza tregua, se non si considerano i banchini che vendono le popolarissime canottiere giallo o rosa fosfo con scritto "I'm in Zrcé bitch" al modico prezzo di 18€. Dal punto di vista architettonico-strutturale, le discoteche sono addirittura maestose, con soffitti altissimi e dotate pure di piscinette e tavolini immersi in acqua. Ma, o avrò sbagliato la compagnia (forse era meglio essere un gruppone che solo tre ragazze) o periodo della mia vita (i 17anni sono ormai lontani..) oppure avevo immaginato il tutto giusto un pò più raffinato e meno cafone .. fatto sta che di passare anche giusto due ore della mia vita lì, a ballare in costume e pugno in aria, non ne avevo la ben che minima voglia. Errore di valutazione mio, indubbiamente.

Insomma, facciamola breve; son fuggita da quel posto (di merda, a mio giudizio) in direzione Zara, da dove ero sicura potessi riprendere un qualsiasi traghetto per Ancona e tornare, finalmente, in Italia.
 Calcolato tutto sul momento e in tempi lunghi in caso qualcosa fosse andato storto, alla fine mi son goduta una giornatina quasi piena nella parte vecchia di Zara.

Questo sì che è un posto "vero"- seppur turistico- con locali carini in cui si mangia discretamente, bella vista sul mare e molo su cui abbronzarsi come non ci fosse un domani. 
Una città che consiglierei a tutti, perchè davvero molto carina, per quanto ho potuto vedere.
A dormire ero al Boutique Hostel Forum, ostello di design dove ti danno pure la colazione e puoi usare un sacco di spazi comuni (come la cucina e i vari terrazzini e giardinetti interni). 
La sera la movida non è male e ci sono anche concertini e spettacoli tipici (tipo danze folk).










Tra l'altro credo che in zona facciano un sacco di eventi alternativi/squatter/fangosi/selvaggi perchè era pieno di ragazzi stile RastaBirkenstockBici che sembravano in hangover dalla sera prima e portavano ancora tracce di fanghiglia sui vestiti. Quindi, se interessati, dateci un'occhio ;)

Giunta la mattina della partenza, me ne sono andata, un pò a malincuore, da questa cittadina amorevole e imbarcata sul traghetto del ritorno. Qui ho chiacchierato con due persone simpaticissime che, avendo casa in Croazia, conoscono molto bene le varie zone e mi hanno confermato che  Pag era, fino a qualche anno fa, niente più che un'isola di pescatori dove dominava il NULLA totale. Quindi tirata su in quattro e quattr'otto e pure male, aggiungerei. 

Il viaggio tutto ok, a parte per il fatto che manca poco vomito. Nave che oscilla tremendamente (almeno per me, poi so che c'è di peggio) preciso appena finito di mangiare un cosino di pane ripieno di non-so-ancora-che-cosa-era-quella-roba-ma-era-ok che odorava tantissimo e adesso beh, associo ancora il vomito all'odore di quella sorta di involtino. Che gioia <3 


Conclusione: prima di sputtanare un sacco di soldi (ahimè) in una vacanza di merda, meglio pensarci non due, ma tre, quattro.. CINQUE volte e prossimo anno direttamente Zara, in caso.







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