Parking (ourselves) in the parks


Caldo: alla fine è arrivato.

E con lui i social si sono riempiti delle solite foto di mari e spiagge idilliache. O meglio;  che PAIONO idilliache..agli occhi di quegli altri disperati che, chi per studio chi per lavoro, son dovuti rimanere a sciogliersi in città  e poco importa che sia il Mar dei Caraibi o il Lido di Viareggio; è comunque un miraggio lontano.
(sto facendo largo uso del punto e virgola già nelle prime tre righe..va bene che è il mio segno di interpunzione preferito, ma insomma..un pò di contegno Violet!)

Come se non bastasse, questo foto sono spesso accompagnate da una serie di combo banali quanto terribili:
- Ripresa dall'alto di infradito + unghie smaltate. Ecco, ora io vorrei sapere chi diavolo ha sdoganato il colore GIALLO per i piedi (ma anche per le mani, se proprio vogliamo dirla tutta) facendolo così rientrare tra i trendz delle ultime stagioni. E che amiche/amici avete che non vi dicono che fa semplicemente cagare? Se nessuno aveva pensato ad usarlo finora (forse solo gli antichi sumeri seimila anni fa, ma si sa che loro eran fissati con giallo e blu) ci sarà un motivo, no?
Se non riuscite a trovare risposta a tutte queste domande e siete confusi beh, ve lo ribadisco io, tanto per chiarificare il concetto> lo smalto giallo sembra VOMITO spalmabile. Please, don't use it.

- Cosce in bella vista ai raggi del sole. Esiste anche la variante polpacci, ma ben più difficile se siete in modalità selfie. 
Anche qui mi sento in dovere verso la società di dare un consiglio: se i vostri cosciotti sembran quelli di un maiale e stanno rosolando al sole belli rossi, beh, forse potete anche evitare di fare foto.

- Primi piani dallo sguardo indecifrabile perchè coperto dalle lenti a specchio dei vari Oakley, Ray-ban, Carrera e compagnia bella.

Più che altro smettete di ammorbare Facebook con questo tripudio di banalità ; hanno inventato Instagram apposta!

Insomma, a fronte di questo fenomeno, certa gente forse non si sente poi così malaccio a rimanere costretta in città.. anche al solo pensiero di arrivare in spiaggia e vedere tutti con i telefoni, tablet e seghe varie saldamente in mano. Non c'è mai riposo per i maniaci dei social e della diffusione e per chi li sta accanto . Argomento interessante, questo e che mi tocca anche da vicino..a breve ci scriverò qualcosa su, promise .

Ma torniamo al tema reggente del post> caldo e gente che rimane in città. Come gestire queste due cose assieme?
Una buona soluzione per non rimanere tappati in casa, ma neanche essere esposti al riflesso dei raggi sull'asfalto bollente, è quella di rifugiarsi in un parco.
Nel precedente mese di maggio, ho provato l'esperienza due volte, nel Parco di Villa Demidoff (località Pratolino, FI) e al Parco Bucci a Faenza.

Villa Demidoff
E' da quando son piccina che sento nominare questo parco ma, dopo 21 anni di residenza a Firenze, niente, non lo avevo ancora visto. Roba da vergognarsi.
Coinvolta un'amica nella spedizione, si parte alla volta di Pratolino in una calda giornata di Maggio con tanto di sole a picco. Si imbocca via Bolognese con le sue belle villone e via.  Dopo poco Trespiano, località famosa per l'imponente e famoso cimitero, inizia la coda che capiremo poi essere per entrare nel parcheggio di Villa Demidoff, per l'appunto.
E' chiaro fin da subito che c'è un casino di gente, tant'è che ci tocca far arrampicare la macchina su un parcheggio collinare con pendenza 80%. Io nel panico, ovviamente.
Una volta ristabilite sui nostri arti e in piana, ci incamminiamo nel vialone di ingresso.
Non so quante centinaia di metri dopo (le distanze non son certo piccine eh, alla fine è un parco mediceo, mica seghe!) giungiamo a uno slargo dove la fanno da padrone bancarelle di cibo, cibo e ancora cibo intervallate da stand per bambini. I bambini infatti sono il target principale del parco, mi pare di capire. E' pieno di famigliole e attività apposite che vanno dall'osservazione di minerali all'arrampicata sugli alberi.
Bambini a parte, il simbolo del Parco è sicuramente lui

il Colosso dell'Appennino del Giambologna.
Ovviamente quando sono andata io era ancora sotto restauro. Grazie, mai una gioia.
Vabbè, la cosa figa di questa statua è che il chiamarla 'statua' si rivela altamente riduttivo, dato che al suo interno e sotto si cela una grotta nella quale si entrava (quando fu realizzata nel XVI sec.) dopo aver attraversato un labirinto di alloro. Vi è anche una scala che porta alla testa del gigante e, sulle spalle, un drago dai cui occhi e bocca usciva del fumo, se azionato.
Insomma, un vero e proprio marchingegno che ahimè, per ora mi è stato dato di vedere solo con le transenne e le impalcature attorno. Avevo ad andarci prima anche io eeeh

Per fortuna il parco offre tante altre bellezze





Diana cacciatrice

Febo Apollo (no head)
Tratto da wikipedia, che faccio prima a copiare paro paro che a riscrivere> "Villa Demidoff è la denominazione moderna di quello che resta della Villa Medicea di Pratolino e si trova nella località di Pratolino, a Vaglia, in Provincia di Firenze, in via Fiorentina, 276. La villa medicea vera e propria fu demolita nel 1822, ma in seguito venne acquistata dalla famiglia di origine russa dei Demidoff, che adibirono a nuova villa l'edificio secondario delle paggerie, ingrandendolo e ristrutturandolo. Il parco, seppur stravolto e spogliato nel corso dei secoli, è uno dei più belli e vasti di tutta laToscana, tra i più importanti nello stile all'inglese."
Questa, che in origine era una voliera, fu poi adibita a piscina. Deh, bella fonda eh.
Grotta del Mugnone del Giambologna
Il Signor Demidoff & Figli

Nella zona posta più in alto c'era anche un 'evento' firmato Campagna Amica, con tutti gli stand di animali e prodotti locali bio.














Belle iniziative per avvicinare le persone al proprio territorio e far entrare in contatto i bambini con animali, come le mucche, che non vedrebbero certo nel proprio giardino.



Stesso effetto di riavvicinamento alla natura e ritrovata pace interiore in quel di Faenza, al
Parco Bucci
un'oasi tranquilla in una cittadina già di per se' tranquilla. Laghetti e pavoni con le loro urla strazianti, collinette e conigli kawaii,
tanta ombra e relax.




Piazza del Popolo, Faenza












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