Roma Fiumicino ore 15.15 > Tokyo Narita ore11.30 del giorno dopo. Eddie, si prospetta un viaggio di nulla; una cosa come 11 ore di volo.
Nella borsa DI TUTTO: la guida nemmeno aperta tanto prevedevo queste ore di noia, un pezzo di pizza odoroso avanzato dal pranzo,
i documenti e le cartelline con gli indirizzi di ogni cosa ordinati, i caricabatterie a giro.
L'aereo (Alitalia) è grande e le hostess laziali con trecce di un biondo fintissimo fanno simpatia. Una riesce a spostare un bell'uomo che stava un pò nello stretto nel settore di aereo in cui serve lei, palesemente non a caso.
Io ho accanto due signore in ritorno, con altri 200 passeggeri, da un tour organizzato delle città d'arte italiane. Lancio uno sguardo fulminante mentre la mia vicina è pensierosa nel valutare come ha trovato Firenze, Roma e Venezia. L'altra signora invece ha riempito tutti i pallini con 5/5 ; bravissima, lei sì che è un buono sponsor!
Intanto, nei minuti prima del decollo, un'altra signora continua ad affacciarsi e a girarsi verso di noi nei sedili posteriori. Tutto ok, non fosse per quel tocco vagamente inquietante da attacco di Sars dato dalla mascherina. Poi mi giro e vedo che almeno il 30% ce l'ha, compresa la coppia seduta davanti. Penso: e se si volessero baciare?
Decollo perfetto e noto anche che si sente meno tutto: big aereo big stability (forse).
Interloquisco nuovamente -si, il mio sguardo spione e minaccioso conta uno- con la vicina per dirle che il bracciolo in cui ha attaccato le cuffie è il mio, una cosa che ho espresso con quelle 5 parole jappe che so e sarà risultato qualcosa come " questo essere mio, ok?" . Benissimo. L'importante è che abbia funzionato e mi sia così potuta sparare ' Blue Jasmine' e 'il grande Lebowski' uno dietro l'altro. Le parole finali di Cate Blanchett compromesse dal mio cercare di decifrare cosa ci sia dentro il pasticcio di verdure che mi hanno portato. Io che rido da sola ogni qual volta c'è Walter sullo schermo.
La vicina che guarda/dorme su Neverland; quel film è le vere lacrime.
Il mitico Walter e la sua intolleranza..
Cate Blanchett, aka Jasmine, che trinka avidamente.
Attorno sempre piú testine che cadono addormentate, passi felpati di ciabatte nei corridoi, lo steward fico che non passa mai dalla mia parte.
Via, allora mi metto a spippolare con la televisioncina ed è qui che accadono due tragedie: il filo del telecomando non rientrerà mai più dal buco da cui è uscito e la playlist di musica tradizionale giapponese non smetterà mai più di suonare. Tolgo le cuffie dalla disperazione e spiaccico il telecomando ciondolante dietro il tavolino ripiegato.
Via, allora mi metto a spippolare con la televisioncina ed è qui che accadono due tragedie: il filo del telecomando non rientrerà mai più dal buco da cui è uscito e la playlist di musica tradizionale giapponese non smetterà mai più di suonare. Tolgo le cuffie dalla disperazione e spiaccico il telecomando ciondolante dietro il tavolino ripiegato.
Non so poi come sia passato il tempo via via che l'aeroplanino si spostava sulla cartina dello schermo, so solo che ho avuto un sussulto quando ho letto "Siberia orientale". Cazzo, son veramente dall'altra parte del mondo ☆
Quando si sbarca mi sembra tutto naturale e velocissimo allo stesso tempo. Anche il bell'uomo è sceso, riuscito a scappare dalle grinfie della hostess. Sguardi di complicità e comunella con lui e gli altri italians in fila al controllo passaporti. Io faccio esaurire un addetto a prenderci le cose impronte digitali che alla fine sclera, chiude il casotto e mi manda da quello accanto. Tutto ciò in maniera gentilissima e spiegando che forse è la macchinetta. In realtà son io che non posiziono bene le dita se non alle 14esima volta ;D C'hanno anche il rilevatore del sotto unghia, diobono.
Narita express verso Tokyo. Questa è la mia condizione >
Dico solo che al capolinea puliscono il treno dopo ogni corsa, con tanto di cordoni da Squadra Omicidi alle porte per non far entrar la gente fino a quando ogni angolo non risplende e che i sedili sono rotanti, cosi nessuno siede contro senso di marcia. Della serie "pensa una cosa e stai sicuro che i giapponesi hanno già provveduto."
Tokyo Station sotto la pioggia
Dico solo che al capolinea puliscono il treno dopo ogni corsa, con tanto di cordoni da Squadra Omicidi alle porte per non far entrar la gente fino a quando ogni angolo non risplende e che i sedili sono rotanti, cosi nessuno siede contro senso di marcia. Della serie "pensa una cosa e stai sicuro che i giapponesi hanno già provveduto."
Tokyo Station sotto la pioggia
Albergo e giretto in zona. Sono tra Tokyo Station e Akihabara; stazione più vicina: Kanda. Scopro con piacere delle vie di solo cibo >
Tornata in camera, rimango estasiata dalla tv giapponese: programmi pieni di sketch e dove la gente fa delle faccie assurde, telefilm storici sui ninja e i samurai dove ho trovato l'Orlando Bloom nipponico e un tipo con una mimica unica e lottatori di Sumo a gogò.
Meraviglia!!! Peccato per lo steward che non passava mai dalle tue parti ;)
RispondiEliminaMannaggia Billy, mannaggia davvero! Ahahaaha ;D
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