#Berlinimcoming - finalmente su quell'aereo

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Arrivata a Bologna CORRO a prendermi una piadina ripiena di non-so-cosa-diaccio-marmato-ma-ho-fretta-non-lo-riscaldi e lo DIVORO. Probabilmente era speck.

Grazie a Gesù le navette per l'aeroporto ci sono ogni 15 min e il ritardo accumulato fin ora sembra non gravare più.
Al centro della navetta c'è un'impalcatura in cui lasciare i propri bagagli, ma io sono una di quelle persone che le proprie cose le vuole tenere sempre ben strette vicino a se', anche a costo di ingombrare il bussino e che la mia valigia possa rovesciarsi e schiacciare il piede del signore russo che ho davanti.

A dispetto dell'episodio di stamani, adesso ho addirittura 3 ore di attesa in cui spassarmela allegramente mentre aspetto aprano il check in. Ho quindi tempo per constatare che non so dove mangiare. C'è solo una sorta di catena-osteria "Vecchia Bologna", dove i camerieri son costretti ad indossare dei cappelli dal sapore western, più che bolognese, e dove dovrei arrampicarmi su uno sgabello e appoggiarmi a un barile/tavolo per mangiare. Non ne ho voglia. Più in là un banchino che vende salumi di tutti i tipi, ma non mi pare disposto a farmici un panino dato che non vedo pane. Non mi resta che ripiegare su Autogrill.

5,90 € per un panino. Va bene che era una sleppa ripiena di roba e nemmen malaccio, ma LI MORTACCI !

Ho ancora fame. Mi butto quindi sulle macchinette, non c'è altra soluzione. Accanimento sui prodotti Kinder. Mi chiedo perchè non abbia direttamente pranzato alla macchinetta;stupida me.

Ancora tempo per curiosare e fare due foto tamarre: una Lamborghini buttata lì, alla mercè della gente e il corner store di Victoria's Secret che mi ha deluso molto. Roba di plastica cinese venduta a prezzi esorbitanti e neanche lingerie carina, ma solo mutandoni. Son rimasta sconcertata. Ho capito siamo a Bologna e non a New York, ma insomma, un pò di rispetto anche per la clientela italiana! Tzz


Poi acuta voglia di redimermi nella libreria Mondadori (sconti al 50% vi amo).

Ed eccolo qui l'oggetto della redenzione, scelto dopo mezzora di accurata selezione tra la 50ina di titoli scritti da Banana.

Giunta l'ora di avviarsi al gate, assisto a una scena di deficienza unica alla coda controlli: la gente che, invece di infilarsi nel 'sentiero' delineato dai cordoni, fa una fila unica inteccherita e lunga fino alle scale mobili per andar di sotto.
 Se succedeva qualcosa si moriva tutti. 
Vista l'addetta ai cordoni, poi ho capito tutto. Oh Jesus, continuava ad aprirli e a rimetterli facendo degli innesti umani con le file, incastrando delle persone tra i cordoni in un angolo, ne ha tagliate altre fuori con una semplice mossa. Cordoni elastici che passione.

Passati i controlli ringrazio il mondo per farmi pagare 1,50 € una bottiglietta d'acqua. 

In aereo tutto bene; vicino avevo un tipo che smattava e al confronto mi sentivo la persona più calma del mondo e una viaggiatrice aerea navigata anche se in realtà devo necessariamente DORMIRE per non sentire l'ansia :3
Stavolta ho pure avuto una visione, o allucinazione che fosse, durante il mio dormiveglia . Mentre riaprivo gli occhi mi pareva proprio di vedere la Fernseheturm , che è per me vero simbolo di Berlino , illuminata.
Inclinata di circa 45° sotto l'aereo, attraente come non mai, via via che mettevo a fuoco la vista ancora assonata, la torre della tv tedesca si delineava come non altro che un frego. Si, un fregaccio sul vetro del finestrino. Mente fantasiosa eh? 

Dopo circa 10 min però si son cominciate a vedere per davvero le luci berlinesi. E' figo veder le città dall'alto -se non si sta morendo di vertigini e di paura per l'inclinazione dell'aereo- soprattutto di notte :3

Atterraggio buono. Non parte l'applauso e qui non so se aggiungere un "purtroppo": perchè, ammettiamolo, attrarrà pure gli sguardi glaciali dei volanti nordici, ma quell'applauso finale è gesto manifesto della nostra personalità mediterranea, anche se del lato più 'cafonal'. Ormai è relegato nei voli di soli italiani entusiasti perchè diretti in un qualche villaggio turistico in Costa Rica. E io che volevo accodarmi felicemente, se non addirittura lanciare l'applauso, mi son dovuta invece trattenere per evitare figure imbarazzanti. 
Però uno sguardo di compicità tra italiani c'è stato, eeee se c'è stato!

Ho poi notato che un signore, anche lui con sguardo di complicità e sollievo, che spippolavaa sul suo S4 per rimettere le impostazioni normali, in realtà non aveva MAI impostato il suo mirabolante telefono sulla modalità volo.  Benissimo. 

Se questo e l'addetta ai cordoni si dovessero un giorno incontrare, ADDIO si muore tutti.

Aeroporto Berlin-Tegel, ore 18.10


Fine seconda parte

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