E' tempo di giardini...

Sarà che quest'anno ho particolarmente sentito il richiamo della primavera e , non avendo particolari problemi con il polline, ho potuto rispondere con tutta me stessa.
Mi sono praticamente fatta una lista di tutti i più bei giardini di Firenze e dintorni e ho deciso di andarmeli a vedere, senza posticipazioni ne' rimandi: prendo e vado. Come andrebbe fatto con ogni cosa nella vita, senza esitazione.

Dopo Orticultura e Giardino dei Semplici, ho optato per il famosissimo Giardino delle Rose (sotto il Piazzale Michelangelo) e quello degli Iris, dove forse sarò andata quando avevo 6 anni.

Ho approfittato di una domenica in cui era allestito anche il Gelato festival, quest'anno non solo a Firenze ma itinerante per l'Italia e le terre d'Europa.



                                             Incredibile gelato al gusto Nutella **


Dopo essermi trattenuta dall'ordinare dieci bidonate di questa delizia, mi son diretta verso gli Iris.
Sapevo che questo giardino si trovava in basso alla destra del Piazzale (con lo sguardo rivolto verso Firenze), perché lo avevo spesso notato dall'alto; un uliveto con erba incolta attraversata da qualche sentierino e camminamenti in pietra. Sembra un campo come ce ne sono tanti sulle colline di Firenze, ma la sua particolarità sta nell'essere stato adibito appositamente per il 1° Concorso Internazionale dell'Iris, nel 1954 e, da allora (circa) continua ad essere gestito dalla Società Italiana dell'Iris fondata da Paolo Peyron, un personaggio di cui parlerò adeguatamente in un prossimo post dedicato alla sua splendida villa fiesolana. 

Iris

 Entrata del giardino che, come si legge, è aperto solo per una mesata..ovviamente coincidente con la fioritura degli iris.




 La cosa più ganza è stato vedere che a tutt'oggi il giardino è sede di questa competizione tra fiori.
Mi piace la forza della tradizione!
Quello che si intravede sotto il gazebo, è il banchino della Società a cui potete lasciare offerte oppure comprare qualche pensierino sempre in tema: saponette profumate o i bulbi degli iris stessi, da piantare nel vostro di giardino.
Piccola nota: le signore volontarie davvero carine e cortesi :)




Il percorso è tutto un saliscendi che accompagna la pendenza della collina tra piante aromatiche, ulivi e i famosi iris. Alcuni non erano ancora sbocciati, ma quasi più affascinanti di quelli già aperti.










-Free entry
10.00/12.30 - 15.00/19.00
25 Aprile - 20 Maggio

Rose

Scesa la scalinata dall'altra parte del Piazzale, oltre a un baretto con vista da urlo, si trova l'entrata del  Giardino delle Rose: un cancellino nero, vero ingresso al paradiso.
Non c'ero mai stata e, da fiorentina, me ne vergogno immensamente e soprattutto me ne pento, dato che una volta entrata sono praticamente morta per lo stupore.
Innanzitutto la grandezza: mai mi sarei aspettata che fosse così grande. Un ettaro di terreno spalmato su diversi terrazzamenti. La cosa ganza è che uno può entrare da viale Poggi (architetto di fine Ottocento e realizzatore del giardino stesso) ed uscirsene giù in via del Monte alla Croci/ via dell'Erta Canina, ritrovandosi direttamente ad un'altitudine molto più bassa e a due passi dal centro centro di Firenze. Inoltre quel quartiere lì compreso tra San Niccolò e via dei Renai/ Ponte alle Grazie è adorabile tanto di giorno quanto di sera e, dopo un mezzo pomeriggio al Piazzale, perfetto per sedersi a bere un bel bicchiere di vino accompagnato da prosciutto o bruschette in uno dei tanti localini della zona o per prendersi un gelato ;)

Ma, tornando al giardino in se', oltre alle rose e alle varietà di piante (tutte indicate con i loro cartellini specifici) , la cosa strepitosa è la sensazione di pace che trasmette..un vero locus amoenus.
Sulla destra lo spettacolo offerto dalla vista del centro, su cui svetta il Duomo col suo cupolone rosso, mentre sulla sinistra si staglia nobile come solo lui sa fare, il Giardino Bardini con il suo prato di un verde brillante e circondato da altre ville e giardini rigogliosi.
Unica nota stonata dell'atmosfera, la gente accampata e buttata a merda sul prato. Un conto è godersi il giardino, il suo clima mite e il bel solicino, un altro è stravaccarsi senza rispetto e come si fosse a fare un picnic. Senza contare che non ho potuto fare neanche una foto decente alla panoramica, GRAZIE.
Simpatiche, come sempre, le statue di Folon che, dal 2011 - anno della donazione delle opere dalla vedova dell'artista al Comune di Firenze - sono in esposizione permanente e sono ormai parte del giardino stesso.
Altro arricchimento è dato dal piccolo giardino alla giapponese realizzato dall'architetto Yasuo Kitayama nel 1998, a rinforzare il gemellaggio tra Firenze e Kyoto. A dir la verità, lascia molto a desiderare e non dite che quella sorta di tettoia in legno è fatta per prendere il te' perché la sua funzionalità è pari a 0 e di giapponese non ha neanche l'ombra. Carina la cascatella con il ponticino, elemento immancabile di questo tipo di giardini. E anche lì una tipa nel mezzo che non si scollava neanche a pagarla e niente foto nemmen qui.
Vabbè, metto il salvabile e poi andate a vedervelo che merita troppo!

-Free entry
8.00/20.00
fino al 31 Luglio













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1 commento:

  1. non vorremo perderci questa bella giornata, ehh !!??!!
    ;-)
    http://www.msn.unifi.it/event/ri-fiorisce-il-giardino-dei-semplici/

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