Icastica 2014

Mi ritrovate a parlare di Icastica; e stavolta non per difendere Damien Hirst e le sue pecore, ma perchè son già passati 15 giorni dall'inaugurazione della seconda edizione.

Arezzo, 15 Giugno 2014. Con un gruppo di amici partiamo dal cucuzzolo della città (Piazza S.Domenico e Fortezza) per calare giù fino alla stazione. Missione: più tappe possibili.

Lo scopo della rassegna è -anche- quello di "demusealizzare" l'arte. Per questo le opere, a parte quelle situate nella Galleria Civica e poche altre indoor, sono distribuite su un percorso di 4km che si snoda per le vie della città. 40 autori - 40 luoghi - 4 km ; come è scritto sul depliant/mappa rosso bordeaux.
Ci si può quindi ritrovare a pestare per sbaglio (!) le ombre di missili dipinte da Brigitte Zieger sull'erba dei Giardini della Fortezza Medicea, o imbattersi in un gigantesco teschio fatto di tubi  poco più in giù, all'inizio di Corso Italia.




Sempre in Corso Italia, simpaticissime le figure umane ombrello munite che penzolano sulle teste ignare o distratte dei passanti. A metà, un enorme donnone sdraiato e dolorante. Se si rimane sulla destra, troviamo installazioni di Michelangelo Pistoletto miste ai bellissimi mosaici romani di Palazzo Lambardi, aperto per l'occasione.



Svoltando a destra nella traversa successiva, finiamo in Piazza S.Francesco, con la Galleria Civica di Arte Contemporanea .Qui troviamo finalmente il tanto chiacchierato Hirst con il suo montone dalle corna d'oro.
Unica sede veramente museale, la Galleria presenta vari artisti grazie ai quali non vi pentirete di aver sottratto per un'oretta circa il vostro corpo alla dolce aria aretina.
 Pezzi più interessanti, a mio avviso, la Madonna fatta di "polistirolo" (virgoletto e se andrete a vederla capirete il perchè), l'ipersensuale installazione fatta con i tessuti,  le mattonelle con il loro curioso fregio e, soprattutto, ciò che vedrete salendo le scale e la conclusione giungendo al primo piano ;)
Vi ho messo curiosità così, eh? Dai dai, andatevele a vedere! Tra l'altro è TUTTO GRATUITO, approfittatene!



Piccolo trafiletto:  educazione all'arte contemporanea

Ho visto bambini che hanno rischiato di infilzare le loro pancine nei guard rail rossi scarlatti dell'opera posta davanti la Galleria Civica. Gente che abbracciava e strattonava gli omini bianchi (non so di cosa siano fatti, forse cartongesso) seduti sulle scale davanti alla Basilica di San Francesco.
Non so, per me ci vorrebbe un atteggiamento un pò più reverenziale. Non dico che trovarsi davanti a un guard rail sia come essere davanti al Cielo stellato di Van Gogh, ma insomma se si dice che quella è un'opera è un'opera, un pò di rispetto!
Non so, magari alcune di queste sono state concepite dall'autore stesso come strumenti con cui interagire..ma non credo faccia piacere a nessuno vedere le proprie creazioni spupazzate come fossero il  Ronald Mc Donald's di turno fuori dal fast food.


Piccolo trafiletto #2 : per gli scettici e i disprezzanti

Se l'arte contemporanea vi fa orrore, non provate nemmeno a capirla o non ne siete in grado, oppure semplicemente ci avete pensato e non vi piace proprio..almeno godetevi le meraviglie che la città di Arezzo offre, amalgamate o in contrasto con la rassegna.
Proprio grazie a questa, infatti, si può osservare la città con occhi nuovi e più curiosi per seguire le varie installazioni contemporanee; magari in alto, attaccate ad un palazzo dove prima non avevamo mai volto il nostro sguardo, o dentro una corte o una chiesina, che prima era passata inosservata.







Viola Rosai



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