Saal Digital - Fotoquaderno

Sono passati tre anni dal mio primo viaggio in Giappone e sono tre anni che mi ripetevo come un mantra "Cavolo, devo stampare le foto!" . Secondo voi l'ho fatto? Ovviamente no.
O meglio, ovviamente no fin quando non mi sono imbattuta in un'opportunità offertami da Saal Digital che mi ha salvato dalla mia pigrizia.

 Ultimamente avevo sentito parlare molto di Saal, mi erano passati sotto gli occhi un paio di Fotolibri, alcuni fotografi che conosco so che lo usano e la pulce nell'orecchio me l'avevano messa eccome. L'idea di stampare un libro fotografico o dei poster mi intrigava.
Quando l'idea e la curiosità hanno avuto la possibilità di concretizzarsi l'ho colta al volo e ora mi ritrovo qui, col prodotto realizzato in mano, a parlarvi della mia esperienza.

Per creare un Fotoquaderno (che alla fine è come un Fotolibro ma senza copertina rigida e molto più leggero) ho scaricato un software facilissimo da usare e col quale ho progettato ogni singola pagina, dal layout al colore di sfondo.Sono moltissime le combinazioni possibili di dimensioni, numero di pagine, colorazioni e fantasie da usare...insomma, tutto è personalizzabile a vostro piacimento! 
Molto comodo lo strumento per allineare le foto così non si corre il rischio di mandare in stampa una cosa tutta storta e sconnessa oppure con una foto gigante e una pidocchiosa. Ah, le foto le pesca direttamente dal vostro Pc, così non dovrete neanche perdere tempo a caricarle, dovete solo sceglierle e selezionarle (cosa che vi consiglio di fare prima così ve le ritrovate già pronte).
 Il Software Saal - scaricabile in 20 secondi e gratuitamente - è un software completo che vi guida nella scelta e in tutti i passaggi; dalla creazione all'acquisto.
I prezzi (in base al numero di pagine e alla grandezza) sono chiari fin da subito e non ci saranno costi aggiuntivi, se non quelli di spedizione. Tra l'altro ci sono spesso promozioni, quindi vi consiglio di darci un'occhio ;)

Una volta dato l'invio all'ordine, ho atteso 4 giorni e poi il caro pacchettino è arrivato! Sono rimasta piacevolmente colpita dalla qualità di stampa, davvero pazzesca, considerando anche che le mie foto sono state tutte scattate da Smartphone (Samsung S6 Edge e Iphone 5s per le più vecchiotte) e non da chissà quale macchina professionistica. Di qualunque dimensione, le foto hanno mantenute le giuste proporzioni e non presentano alcuna sgranatura o altri difetti. Perfette
















Ora che ho visto il risultato, ho deciso che realizzerò sempre con Saal dei Fotolibri per raccogliere tutte le foto più belle dei miei viaggi nipponici! Stay tuned 

Vi rimetto il link del sito > www.saal-digital.it

 Cercate l'hashtag #SaalDigitalItaly 








Marcezza Manifesta



"Schizz"

"I Love Satana"


"Cahate i' lesso"



Tra le Cascine e Piazza Puccini, Firenze.

Cosa c'è di più commovente della marcezza così manifesta?







Templi bellissimi: Nezu Shrine di Tokyo

Dopo aver vissuto ben otto mesi a Kyoto,città dei templi, non credevo che un santuario potesse più stupirmi così tanto e invece è successo e proprio nella città dove meno te lo aspetteresti : Tokyo

Avevo deciso di dedicare un intero pomeriggio a Yanaka Ginza, una strada di negozini antichi e tipicissimi appena fuori dalla stazione di Nippori, a una fermata da Ueno. La strada è famosa anche per trovarsi in una zona che fortunatamente non è stata devastata dai bombardamenti della guerra e mantiene ancora quell'allure autentica, anche se i turisti stanno pian piano cominciando a scoprirla.
Il suddetto pomeriggio, però, la cara Yanaka era sottoposta a un'esposizione solare pazzesca e faceva, per dirlo molto finemente, un caldo bestia. Ho così deciso di aprirmi un varco tra la folla e arrivare velocemente dall'altra parte della strada dove la folla si diradava e si poteva respirare all'ombra. Da lì mi si apre davanti agli occhi un labirinto di strade e stradine, vicoli e vicoletti, ognuno con i suoi negozini di quartiere e le sue piantine ben curate. Sono stata mezz'ora a girovagare e a perdermi quasi, affascinata dall'atmosfera di questa Tokyo più lenta, con una dimensione intima e antica, così magica da sembrare artefatta. 


Camminando camminando, mi accorgo dell'indicazione "Nezu Shrine" e mi ricordo vagamente che era uno dei (pochi) templi che mi ero segnata da vedere.


"Giappone" di Lafcadio Hearn


Libri rari di autori preziosi. "Giappone" di Lafcadio Hearn è uno di questi.

Lo scovai al Pisa Book Festival, mostra del libro che ospita editori indipendenti con libri di settore e molto particolari. Mi saltò subito agli occhi, perché "Giappone" è una parola che cattura al volo i miei occhi e il mio cervello, proprio di default ormai. Mi ricordo anche che bastò sfogliare due pagine per capire subito che mi sarei innamorata di questo libro: scrittura evocativa e rimandi diretti alla cultura giapponese in ogni pagina. Preso, mio. 

Bene, prima di parlarvi del libro è necessario presentarvi il suo autore che, purtroppo, non è mai stato tradotto molto in italiano e forse anche per questo non è conosciutissimo se non dagli "addetti ai lavori" e gli appassionati del settore.

Fulin - "La Cina nel piatto, il Giappone nel bicchiere"

Lo scorso 13 maggio ho avuto il piacere di partecipare ad un evento enogastronomico in un posto che volevo provare da tanto: il ristorante cinese Fulin, una location di eccellenza a pochi passi da Piazza Ferrucci, in un palazzo a due piani con tanto di ascensore e terrazza ventilata che si apre sulle colline, gradevolissima per aperitivi estivi.


             

L'evento, organizzato da Marco Bechi, ha visto l'accostamento - riuscitissimo - tra la cucina cinese del Fulin e i vini toscani dell'azienda Bulichella di proprietà di Hideyuki Miyagawa. 

Ciliegi di Vignola

Chi non ha mai sentito nominare Vignola in merito alle sue famosissime ciliegie? E si sa, dove ci sono le ciliegie, ci sono anche gli alberi con i loro fiori meravigliosi. Curiosando su internet ho scoperto che è quasi mezzo secolo che in questa cittadina in provincia di Modena esiste un vero e proprio festival dedicato ai ciliegi in fiore, salvo poi scoprire, una volta arrivata là e pronta a passarci un weekend, che questa "festa" altro non è che una sorta di fiera di paese e che in realtà nulla ha a che fare con i cherry blossoms. Niente mercatini e banchini in stile giapponese insomma, ma il paese è così carino (vedi post su Vignola) che me ne sono innamorata fin da subito e ho passato un weekend piacevolissimo.

Solitamente primi dieci giorni di Aprile sono i più indicati per godere della fioritura, ma quest'anno il caldo è stato opprimente fin da marzo accelerando tutto il processo. Così, il weekend dell'8 e 9, quando sono andata, non ho trovato il mare di ciliegi fioriti che mi aspettavo ma, per fortuna, un campo si era salvato dall'arsura del sole ed era meraviglioso.




24 Bottles - Design sostenibile

Guardando qualche stupido video su Youtube della serie "What's in my bag" mi son sempre chiesta, a parte come facesse a starci tutta quella roba in una borsa di dimensioni umanamente accettabili - e parlo io che vivo con le shopping bag che piene pesano 3kg - , come questa gente potesse andarsene in giro con 15 rossetti all'occorrenza ma neanche una bottiglietta d'acqua. Per me l'infilare una bottiglietta in borsa è una condizione imprescindibile dall'uscire di casa, come se fosse un talismano che mi protegge da ogni male del mondo.  
Se mi trovo fuori casa e frugando nella borsa la mia mano non si trova a stringere quel cilindro in plastica scricchiolante, mi sento subito persa. Svariate volte sono corsa al primo bar vicino a comprare il rifornimento, non importa se poi tornavo a casa con il mezzo litro intatto. E' proprio una fissazione e un discorso di "sicurezza" , come se, in qualunque evenienza, con l'acqua a disposizione tutto si può affrontare meglio. E in effetti è così. 

Fatta della bottiglietta d'acqua un vero e proprio feticcio, è da un po' che pensavo a come "personalizzare" questo oggetto o a sostituirlo con qualcosa di più, appunto, personale e anche carino.